Branson: i 6 consigli 

 

 

 

 

I consigli di Richard Branson per costruire un team di lavoro efficace e che sia capace di durare nel tempo.

È necessaria una certa capacità di leadership per mettere insieme un team di lavoro che non solo sia performante, ma che sia capace anche di durare nel tempo. «Il team building richiede la gestione di parecchi ego e delle loro continue richieste di attenzione e riconoscimento – non sempre giustificate», sono le parole di Richard Branson dalle colonne di Forbes. «Il team building è un’arte e insieme una scienza, e il leader capace di costruire un team che garantisca alte prestazioni sa che la cosa vale il loro peso in oro».

Ecco qualche consiglio per formare la migliore squadra possibile.

Primo: siate consapevoli del vostro modo di lavorare. Valutate voi stessi con onestà, e cercate di capire dalle criticità che avete già avuto modo di affrontare quali sono le vostre principali carenze in fatto di leadership e strategia.

Secondo: nello stesso modo conoscete il team. «Tutti i grandi leader sanno esattamente quali tasti spingere e quando spingerli. Sono esperti nell’attivare il talento che li circonda». E sono altrettanto efficaci nel far corrispondere le sfide da affrontare e le giuste competenze degli elementi del team.

Terzo: definite chiaramente ruoli e responsabilità. Diretta conseguenza del punto precedente, significa saper mettere in comunicazione diversi ruoli, rendendo la squadra interconnessa e interdipendente. Più il “mosaico” sarà armonico e più esso sarà anche forte e resistente.

Quarto: siate proattivi con i feedback. Essi dovrebbero essere costanti, anche se molti leader di adagiano nell’aspettare che si sia verificato un problema, prima di dare un feedback.

Quinto: fate seguire ai feedback riconoscimenti e premi. «Le persone amano i riconoscimenti, ma ancor di più il rispetto. Prendetevi il tempo per dare al vostro team i riconoscimenti adeguati che meritano».

Sesto: celebrate i successi. «Non ignoratelo. Prendetevi il tempo per rivivere il momento e ricordare ciò che vi ha permesso di tagliare il traguardo», è l’ultimo consiglio di Llopis per far sì che la squadra possa lavorare insieme al meglio. E durare quanto più possibile nel tempo, pur in una fase così caotica e in cui gli scenari cambiano così velocemente